Lo Psicologo delle Cure Primarie


 

"Psicologo di Base" è una definizione nostrana recentemente diffusa in Italia e indicante una figura professionale (non ancora introdotta nel SSN) le cui caratteristiche rientrano in ciò che, a livello internazionale, è definito da decenni "Psicologo delle Cure Primarie" (Primary Care Psychologist). Per un approfondimento su questo argomento vai alla pagina sulle Differenze tra lo Psicologo delle Cure Primarie e lo Psicologo di Base.

 

Lo Psicologo delle Cure Primarie è uno Psicologo che ha sviluppato competenze specifiche ed opera nell'ambito specifico delle "cure primarie", ambito quest'ultimo che, in Italia, corrisponde in larga parte allo studio del Medico di Medicina Generale (detto ancora oggi anche "medico di base", "medico di famiglia", "medico generico", "medico di fiducia" o, spesso ancor oggi, "medico della mutua"), figura professionale che costituisce il principale punto di accesso (gratuito) alle "prime cure" in caso di problemi di salute sia prevalentemente "fisica" che prevalentemente "psicologica" per quanto tale distinzione risulti inadeguata in tutte le patologie somatiche ad eziologia psicogena e viceversa.

 


Psicologo delle Cure Primarie: i vantaggi economici e per la salute


 

Contrariamente a ciò che si è portati a pensare, l'introduzione della figura dello Psicologo delle Cure Primarie nel SSN accanto al Medico di Medicina Generale a spese dello stesso Sistema Sanitario Nazionale (SSN) comporterebbe per quest'ultimo una significativa riduzione della spesa sanitaria, ciò che è stato ampiamente dimostrato sia all'estero che in Italia.

In Italia è il caso dello studio condotto dal Prof. Luigi Solano e colleghi (Solano et al. 2009); questi autori hanno rilevato una riduzione della spesa sanitaria per i farmaci pari 31%, a danno delle case farmaceutiche, ciò che potrebbe costituire un ostacolo all'introduzione dello Psicologo delle Cure Primarie nel SSN.

Shellemberger e colleghi (1996) hanno rilevato una riduzione delle spese sanitarie del 30% nei pazienti con malattie cardiovascolari sottoposti a trattamento psicologico, a fronte di un aumento del 20% nei pazienti non sottoposti a tali cure .

Più in generale, da un’analisi della letteratura sulle ricadute economiche degli interventi psicologici nell’ambito delle cure primarie, è emersa una riduzione delle spese sanitarie tra il 33 ed il 47% (Lazzari, 2011).

 

Dalla ricerca condotta negli ultimi 40 anni sugli effetti della cooperazione tra Medici e Psicologi nell’ambito delle cure primarie è inoltre emerso che tale collaborazione:

 

  • Riduce il ricorso a esami, visite specialistiche e uso di farmaci
  • Riduce la frequenza delle ospedalizzazioni e dei tempi di ospedalizzazione
  • Aumenta significativamente il benessere psicofisico dei pazienti (es.: riduzione del 34% della mortalità cardiaca e del 29% del numero degli infarti)
  • Riduce il carico di lavoro del Medico di Base (del 48%) e i tempi di attesa dei pazienti

 

Questi numeri sono giustificati dal fatto che, come ampiamente dimostrato, sino al 70% dei pazienti che richiedono un appuntamento dal medico presentano problemi psicosociali legati a tale richiesta (Gatchel and Oordt - APA, 2008), problemi sui quali lo psicologo può intervenire tempestivamente anche in una logica di prevenzione, oltre che di sostegno, contenimento e intervento sulle persone che presentano stati di disagio psicologico e sintomatologie fisiche associate con conseguenti ripercussioni sulla salute fisica e sullo stile di vita.

Spesso infatti il disagio psicosociale (non solo dunque la psicopatologia) è sottovalutato o non considerato come fattore determinante nella genesi o esacerbazione di condizioni mediche anche gravi, ciò che spesso si traduce in un ricorso massiccio a farmaci, visite specialistiche, esami oggettivi (tac, radiografie, ecc.) e analisi di vario genere, tutte a carico del SSN o del paziente stesso e tutte inefficaci a risolvere quello che è un problema di natura psicologica o sociale che va affrontato con gli strumenti moderni della psicologia.

Per informazioni più dettagliate e dati statistici sui vantaggi derivanti dalla cooperazione tra Medici di Base e Psicologi di Base (o delle Cure Primarie) e su argomenti collegati, vai alla pagina sui Dati della Ricerca Internazionale e Nazionale: in essa sono esposti in modo chiaro e sintetico i risultati delle più importanti ricerche condotte negli ultimi 40 anni su questo argomento specifico.

 


 Lo Psicologo delle Cure Primarie nella legge Italiana


  

Come sopra accennato, lo Psicologo delle Cure Primarie è a tutt'oggi una figura professionale emergente ma non ancora inserita nel Sistema Sanitario Nazionale.

L'idea di questa figura professionale nasce proprio dal proposito di affiancare uno/a psicologo/a ai Medici di Medicina Generale (MMG) già operanti in tutto il territorio Nazionale, ciò che, come ampiamente dimostrato dalla ricerca internazionale e Nazionale, costituirebbe un enorme vantaggio in termini di salute pubblica e in termini economici.

Nel 2010 e nel 2011 sono state presentate in parlamento due proposte di legge che però sono entrambe finite nel nulla, per fortuna: tali proposte infatti, così come sono state impostate, vista anche la mancanza di competenze psicologiche da parte dei promotori, non risultano adeguate: ciò dimostra che questa legge deve generare in primis dagli psicologi.

Ad esempio nella prima proposta si introducevano i medici e gli odontoiatri nell'elenco dei professionisti che potevano essere chiamati a svolgere tale ruolo (senza alcuna competenza psicologica!). Inoltre non si fa alcun riferimento all'importanza di tale figura nell'ambito della prevenzione e del benessere psicologico dei pazienti.

Infatti, l'intervento tempestivo dello Psicologo delle Cure Primarie nello studio del medico di base produce una riduzione del ricorso a visite specialistiche, analisi, esami e farmaci: come già detto, è stato infatti dimostrato che sino al 70% dei pazienti che richiedono un appuntamento dal medico presenta problemi psicosociali legati a tale richiesta.

Spesso infatti il disagio psicosociale è sottovalutato o non considerato come fattore determinante nella genesi o esacerbazione di condizioni  mediche anche gravi, ciò che spesso si traduce in un ricorso massiccio a visite specialistiche, esami oggettivi (tac, radiografie, ecc.) e analisi di vario genere, tutte a carico del SSN o del paziente stesso.

Come esposto più avanti dunque, l'introduzione dello Psicologo delle Cure Primarie nel Sistema Sanitario Nazionale comporterebbe un significativo risparmio per la spesa sanitaria nazionale e un miglioramento della salute psicofisica pubblica e del benessere individuale.

 


 Lo Psicologo delle Cure Primarie e le patologie mediche


 

Lo Psicologo delle Cure Primarie è un professionista che ha acquisito le necessarie conoscenze utili ad operare nel contesto specifico dello studio del Medico di Medicina Generale, in una logica di reciproca apertura e collaborazione per il benessere del paziente. Il contesto delle cure primarie è diverso da quello tradizionale dello Psicologo che opera nel suo studio privato: nello studio del Medico di Medicina Generale lo Psicologo delle Cure Primarie incontra molti pazienti con una grande varietà di problemi psicologici e in un arco di tempo limitato: ciò implica che lo psicologo delle Cure Primarie deve saper gestire una vasta gamma di problematiche psicologiche, comportamentali e socio-relazionali, molte delle quali legate a condizioni mediche croniche, a malattie terminali, agli effetti dei farmaci oltre che quelle legate a condizioni di "tradizionale" psicopatologia.

Lo psicologo delle Cure Primarie dunque deve essere preparato e tenersi in continuo aggiornamento sulle problematiche psicologiche tipicamente riscontrate nei pazienti che soffrono di patologie mediche comuni, come il diabete, l'ipertensione, le malattie cardiovascolari, i tumori, i disturbi gastointestinali, lo stress, ecc.

Lo Psicologo delle Cure Primarie svolge una funzione analoga a quella del medico di medicina generale, ma nel campo specifico di tutte le forme di disagio psicologico, sia patologiche che non patologiche, svolgendo anche le primarie funzioni di prevenzione e di educazione finalizzate a scoraggiare i comportamenti e gli atteggiamenti negativi per la salute e a promuovere quelli positivi.

Per visualizzare una lista completa delle patologie mediche più frequenti e più frequentemente associate a forme importanti di disagio psicologico clicca qui.

 


Lo Psicologo delle Cure Primarie e il Servizio di Psicologia a Libero Accesso


 

Il 1 Luglio 2013 è partita, in tutte le Provincie Italiane,  la sperimentazione del Servizio di Psicologia a Libero Accesso nell'ambito del Programma Nazionale per la Salute Psicologica (PNSP) realizzato su scala Nazionale dalla International Society of Psychology (ISP). 

Il Servizio di Psicologia a Libero Accesso nasce dalla cooperazione sperimentale tra i Medici di Medicina Generale ("di base") aderenti all'iniziativa in tutta Italia e gli Psicologi e Psicoterapeuti specificatamente formati sulla Psicologia delle Cure Primarie, appartenenti alla Rete Nazionale Professionale Psicocenter Italia, coordinata dall'Associazione non-profit International Society of Psychology (presente in tutta Italia con oltre 2500 Psicologi) nell'ambito del Progetto Nazionale per la Salute Psicologica (PNSP).

 

Il Servizio di Psicologia a Libero Accesso comporta la possibilità, per tutti i pazienti afferenti allo studio del Medico di Medicina Generale cooperante, di usufruire in forma gratuita di un servizio di psicologia in loco, svolto da professionisti appositamente formati per affrontare anche le problematiche tipicamente incontrate nello specifico contesto dello studio del medico di base.

Per maggiori informazioni sul PNSP clicca qui.